jeudi 28 septembre 2017

Amanda Lear: “Playboy fu una rivoluzione “

Ma Hugh Hefner era un vecchietto ridicolo in pigiama circondato da donne nude . . .


" Hugh Hefner ? Non l'ho mai conosciuto né incontrato di persona, nonostante io abbia posato per Playboy. Lui non mi è mai interessato, soprattutto negli ultimi anni: era un vecchietto ridicolo in pigiama e vestaglia circondato da donne giovanissime nude o seminude, le sue conigliette, un'immagine terrificante a cui non credeva nessuno. O forse no: l'unico a crederci era lui".



È sempre stata diretta Amanda Lear, 77 anni, mito erotico ambiguo ed intramontabile, cantante e artista, e anche oggi che è morto il fondatore della rivista Playboy non è da meno, dicendo la sua su quel personaggio che fece sempre discutere e che costruì un marchio ad oggi inconfondibile sfidando il puritanesimo ed incarnando una delle molte espressioni della rivoluzione sessuale.

"Il suo modo di fare, quel voler far credere fino alla fine di essere un gran seduttore mi ha sempre dato fastidio, è una cosa tipica americana che non ho mai sopportato" - ha spiegato la Lear all'HuffPost dalla sua casa in Francia.



"Playboy? Quando uscì per la prima volta in quel Paese puritano dove non si poteva far vedere neanche l'ombelico, fu una rivoluzione, ma adesso ha perso il suo spirito, c'è internet, ci sono i cellulari e i ragazzini come gli uomini hanno altri modi per vedere una donna nuda. Quel periodo di grande libertà sessuale è finito e non lo rappresenta più. Prima le foto erano fatte con grande classe, adesso non condivido quell'immagine che si vuol dare della donna".

E sulla sua esperienza proprio con quella rivista, ricorda:

"Posai per Playboy negli anni Settanta, ma allora era una bella promozione e non venni neanche pagata. Per tutte le attrici del momento, dalla Fenech alla Martinelli fino alla Andress, era un percorso obbligato. C'era il nudo, questo è vero, ma le foto erano davvero molto belle. Le mie, realizzate da Angelo Frontoni, allora una giovane star della fotografia italiana apprezzato in tutto il mondo, sono state indimenticabili. Non rimpiango di aver posato senza veli, ci mancherebbe (ride, ndr), ma adesso non lo rifarei".



Prima di salutarci, con quell'inconfondibile voce sexy e il suo accento francese, ha tenuto poi a ricordare che alla fine di Ottobre sarà in Italia, alla prossima edizione della Festa del Cinema di Roma dove presenterà in anteprima il suo film ed incontrerà il pubblico.




Aucun commentaire:

Enregistrer un commentaire