Perché Amanda Lear è ancora oggi, grazie alla sua biografia, la migliore icona della trasgressione che abbiamo
Dagli inizi come modella al debutto come cantante, fino a oggi, Amanda Lear non ha mai smesso di giocare con la sua arma migliore: l'ironia ...
Dagli inizi come modella al debutto come cantante, fino a oggi, Amanda Lear non ha mai smesso di giocare con la sua arma migliore: l'ironia ...
Prima modella, poi cantante, e anche attrice, presentatrice, scrittrice e pittrice: Amanda Lear è stata tutte queste cose, e anche oggi che si è concentrata soltanto sull'arte e la musica continua a essere la migliore icona trasgressiva che abbiamo. Ma perché ci piace tanto? Perché affascina ancora così tante persone? Sarà merito della sua biografia misteriosa, o della sua arma migliore, quell'ironia distaccata e un po' francese che non la abbandona mai?
Gli inizi di Amanda e la sua biografia avventurosa
Amanda Lear è il nome d'arte di Amanda Tapp, nata a Hong Kong il 18 novembre del 1939, anche se sull'anno di nascita non ci sono mai state conferme ufficiali. Il minimo, per una donna che ha fatto del mistero il suo marchio di fabbrica. Inizia la sua carriera come modella, e la sua androginia infiamma subito la fantasia di un grande artista, Salvador Dalì, per il quale posa diverse volte. Amanda è la sua musa ufficiale, e pare che lui guardandola le abbia detto come prima cosa: "Signorina, lei ha uno scheletro bellissimo". Dopo arriva la copertina che la rende celebre, quella dell'album dei Roxy Music For your pleasure. Amanda, gonna di pelle aderente e tacchi a spillo, tiene al guinzaglio un puma vellutatissimo, che ci ringhia contro. Il mito è già cominciato. E dove c'è ambiguità e sex appeal, c'è David Bowie, che la prende sotto la sua ala e la guida nella carriera. A quanto pare, fu proprio Bowie a consigliare ad Amanda Lear di giocare sull'ambiguità, non chiarendo mai quale fosse il suo sesso di origine. Un tormentone che continua ancora oggi, riassunto in quel verso del Piotta: "Ma Amanda Lear è una femmina o un maschio?".
Amanda Lear e Salvador Dalì: un matrimonio spirituale
Mentre era con il suo fidanzato dell'epoca Tara Browne nel famoso locale parigino Le Castel, Amanda incontra Salvador Dalì. Il 1965 è l'anno di questo incontro fatidico, che inaugura uno strano sodalizio durato almeno 15 anni. Amanda definisce il loro rapporto "matrimonio spirituale", anche perché Dalì è sposato con l'amatissima Gala. Amanda fa da modella e da studentessa allo stesso tempo, e segue la coppia in tutte le loro vacanze estive. La stessa Amanda avrebbe raccontato questa strana relazione nel suo libro La mia vita con Dalì.
Amanda Lear cantante: vai con (la) Disco
Il debutto come cantante di Amanda Lear è folgorante. Cresciuta alla corte di Dalì prima e di Bowie poi, Amanda è pronta. In Italia sfonda con il singolo Tomorrow, e proprio grazie a quella voce bassa e sensuale le chiacchiere sulla sua ambiguità aumentano, soprattutto in un'Italia innocente e ancora molto provinciale. Un singolo dopo l'altro, grazie ai primi produttori (i celeberrimi La Bionda) e ad altri contratti, Amanda Lear diventa una delle regine della Disco europea, avendo però grande successo anche in Giappone e America Latina. Oggi ha all'attivo 15 album, più di 50 singoli e circa 15 milioni di copie vendute dei suoi album e 30 milioni dei suoi singoli.
Amanda tuttofare: conduttrice, cantante, attrice...
Oltre alla carriera di cantante, Amanda Lear dimostra di essere anche una perfetta conduttrice nei programmi di intrattenimento italiani. Poliglotta e versatile, comincia prima come soubrette e poi come conduttrice tv a partecipare a programmi televisivi anche in Francia e Germania. In parallelo, e senza mai rinunciare a niente, Amanda Lear fa anche l'attrice per il cinema e la tv, soprattutto in Francia e in Italia.
Com'è la Amanda Lear pittrice?
Diciamolo, le tele di Amanda non entreranno nei libri di storia dell'arte, ma lei insiste e continua con la sua carriera di pittrice. Amanda Lear però sa come comunicare e usare la pubblicità, e l'anno scorso è riuscita persino a coinvolgere Vittorio Sgarbi in una sua mostra personale a Roma. Non sarà grande come Dalì, ma da lui ha imparato a usare la sua immagine pubblica per ricevere attenzione su quello che le sta a cuore, l'arte e la musica soprattutto.
Amanda Lear oggi
Forte di una personalità decisa e volitiva, Amanda Lear ha attraversato una bella fetta di secolo e veleggia ancora fiera e ironica alla bella età di 78 anni. Dal 2003 vive a Saint-Ètienne-du-Grès (Avignone), in Provenza. Nel corso di questi ultimi anni ha avuto un fidanzato più giovane di lei, Manuel Casella, che ha lasciato nel 2008 dopo il suo ritorno dall'Isola dei Famosi. "Era cambiato e si era allontanato", raccontava lei ai giornali.
Amanda Lear e i Baustelle: ecco cosa succede se sei un'icona
Un'icona del genere non poteva non diventare il soggetto di una canzone (al di là della battuta tormentone del Piotta). Dopo aver affascinato il mondo della musica come cantante, anche con collaborazioni eccellenti e inaspettate come quella con il gruppo punk italiano CCCP, Amanda Lear diventa una canzone dei Baustelle contenuta nel loro settimo album, L'amore e la violenza. "Dicevi I wanna be Amanda Lear, il tempo di un LP, il lato A, il lato B, non siamo mica immortali, bruciamo ed è meglio così", cantano i Baustelle, ma sembra proprio la sintesi perfetta di una vita avventurosa.
Aucun commentaire:
Enregistrer un commentaire